"L'Evento" - La Scatola Nera blog letterarioVolti che non si voltano, al massimo qualche sguardo di carta da vecchi manifesti elettorali o da sorridenti cartelloni pubblicitari, voci che non si ascoltano perchè coperte dal trambusto cittadino, odori indistinguibili dal fetore delle strade e dagli scarichi delle auto e poi il fiume, grigio e distante, come una piaga che taglia in due la città e non smette mai di sanguinare (per chi o per cosa non si sa). La giornata scorre per inerzia, sempre uguale, scandita da spot di assorbenti e macchine, da polemiche calcistiche e da scandali politici che di scandaloso hanno solo la loro inesorabile ripetitività. Poi uno sguardo sfuggente ad un televisore in un bar e d’improvviso arriva lui, l’Evento, quello che tutti aspettavano con l’ansia di un padre che aspetta il proprio figlio fuori dal reparto maternità, immortalato in quel piccolo quadrato luminoso come le icone sacre degli ortodossi. L’Evento, sanguinoso ma benefico come le doglie della Madonna mentre partoriva Cristo o come la Passione che lo uccideva, terrorizzante ma eccitante come la prima penetrazione o il primo schizzo di eroina in vena. Evento… ti aspettavamo! terra terra! isola nel nulla… quanto ti abbiamo aspettato! con le tue alture e le tue depressioni, i tuoi prati e i tuoi alberi a cancellare i monotoni orizzonti dell’Oceano. Ora sentiamo anche noi di far parte di quel grande scolo che i nostri avi chiamavano Storia, di quel grande cadavere in decomposizione i cui brandelli ci contendiamo come avvoltoi in un deserto traboccante di immagini. Grazie!

© Rodolfo Veneziani

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